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Motivazione

La motivazione può essere definita come l'insieme dei motivi che spingono un individuo ad agire di un determinato modo. Essa ha un impatto ed influenza determinante sull'effetto e risultato che quell'azione produce e per questo motivo è stata oggetto di attenzione nel campo della psicologia dello sport, della psicologia clinica e della formazione aziendale.

Se si ha la giusta motivazione una prestazione, che sia lavorativa o sportiva, ottiene dei risultati migliori e gratificanti. Viceversa la perdita di motivazione o la sua assenza determinano azioni non finalizzate ad alcun risultato, proprio perchè non vi è un motivo importante che spinge a dare il meglio di sè.

Esistono due tipi di motivazione:

 

  • La motivazione esterna, caratterizzata da una spinta all'azione grazie fattori esterni, quali premi e ricompense, ma anche riconoscimenti da parte degli altri. Un esempio di tale tipo di motivazione nello sport è legato a quanto accade ai bambini che intraprendono uno sport. Molto probabilmente nei primi anni di attività sportiva dei più piccoli la motivazione è principalmente esterna e vincolata a premi, ricompense, riconoscimenti da parte dei genitori e dei maestri, ai piccoli successi nel confronto con gli altri coetanei.

  • La motivazione interna prevede invece il passaggio all'azione spinta da fattori interni quali l'interesse, la curiosità, la passione, il divertimento per l'attività svolta. La gratificazione e soddisfazione nel fare quello sport, nel migliorare e nel sentirsi sempre più competenti sono fattori motivazionali potentissimi.

 

Pertanto il passaggio da motivazione esterna a motivazione interna è fondamentale per favorire la continuità e costanza in uno sport. Non a caso una delle principali cause di abbandono sportivo in fase adolescenziale è legata proprio a questo aspetto. Se il ragazzo adolescente non ha introiettato il valore ed il piacere di fare "quel determinato sport", molto probabilmente non avrà problemi a smettere, nel momento in cui verranno meno i fattori esterni (non più premi e vittorie ma sconfitte nel salto di categoria successiva).

 

Lo psicologo dello sport interviene sulla motivazione dell'atleta per favorire l'importante passaggio da orientamento al risultato a miglioramento della performance. In tal modo e con gli strumenti del mental training, della mindfulness e della meditazione sportiva sarà possibile evitare i contraccolpi di un insuccesso e cavalcare con entusiasmo e motivazione i miglioramenti.

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